- Anna Calise
Il viaggio alle Azzorre di Anna (1/2)
Viaggiare per riscoprire l’importanza della nostra Madre Terra
Azzorre, 31 agosto-05 settembre 2019
Ci sono luoghi che ti appaiono in sogno, cullandoti nel dormiveglia fino al momento in cui ci si arrende alla stanchezza. L’immagine che spesso mi accompagna fra le braccia di Morfeo è quella di un placido laghetto, nutrito da un ruscello che porta acqua di sorgente. Le sue sponde morbide sono fiancheggiate di alberi e il rumore dell’acqua profuma di fresco.
A settembre dello scorso anno, ho scoperto che questo luogo non esisteva solamente nei miei sogni, ma che era realtà e si trova in un avamposto sperduto nell’oceano Atlantico: le isole Azzorre. Le sue acque grigio perla si estendono fino alle rive coperte di muschio e in ogni centimetro di spazio c’è qualcosa che richiama umidità: la rugiada sull’erba e sulle fronde degli abeti, le sorgenti che sgorgano tra i piedi, e poi quella pozza di acqua calma, appena increspata da qualche sbuffo di vento. Come quel laghetto, centinaia di altri costellavano i fianchi erbosi di splendidi vulcani estinti. È bastato un pomeriggio per capire che questi pendii avrebbero per sempre fatto parte dei miei luoghi del cuore.